Umbria : gli errori commessi dietro l’aumento dei contagi

L’Umbria sta attraversando un periodo davvero tanto complicato, nelle ultime tre settimane le varianti del Coronavirus hanno invaso i territori facendo registrare un notevole aumento dei contagi, mettendo così a dura prova il sistema sanitario regionale, che per fortuna non è crollato del tutto.
E’ vero si che la variante inglese e quella brasiliana sembrano avere una maggiore rapidità di diffusione, ma in Umbria oltre a ciò qualcosa non ha ben funzionato, in particolare il sistema di tracciamento ad un certo punto ha smesso di funzionare, senza un vero reale motivo.

La situazione è partita circa 20 giorni fa, quando il numero dei positivi iniziava ad aumentare giorno per giorno,  le terapie intensive dell’ ospedale perugino S. Maria della Misericordia addirittura sature con alcuni focolai esplosi proprio nel nosocomio , dove a risultare positivi sono stati anche alcuni infermieri già vaccinati.
Vedendo questa brutta situazione, la governatrice Tesei crea delle micro zone rosse, tra cui la citta di Perugia, che solo dalla giornata di ieri è rientrata nella zona arancione.
Il dottor Scarponi pensa che la diffusione delle varianti sia stata favorita dagli eventi organizzati per la beatificazione di Carlo Acutis che ha visto l’arrivo di pellegrini dal Brasile, Stati Uniti, Polonia, Gran Bretagna e Libano.

Tommaso Bori, medico e capogruppo regionale del Partito Democratico invece è convinto che l’impennata della curva dei contagi è da ricondurre a grossi errori fatti nel tracciamento, nell’isolamento e nella ricostruzione dei contatti, questo sistema aveva difficoltà già a partire dall’inizio dell’autunno.
Sicuramente anche la cattiva organizzazione della campagna vaccinale ha contribuito a questa spiacevole situazione, in particolare alcuni over 80 e alcuni dirigenti scolastici sono finiti fuori dall’elenco di vaccinazione, dovuto forse ad un errore dei database.
Si può tranquillamente dire che l’Umbria è stata la prima regione italiana ad essere colpita da una terza ondata.

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