L’Umbria vorrebbe l’aiuto di Cuba , per superare la terza ondata

L’Umbria sta attraversando un periodo davvero tanto particolare e soprattutto difficile, il Coronavirus in queste zone sta mettendo a dura prova la popolazione.
La variante inglese e quella brasiliana hanno portato ad un’impennata dei contagi, ad un affollamento degli ospedali ed in particolare dei reparti covid-19 e delle terapie intensive.
Più volte è stato chiesto aiuto al Governo centrale, che solo in parte ha saputo dare una mano alla regione, che lamentava soprattutto carenza di personale sanitario e ritardi enormi sulle consegne dei vaccini, oltre ai tagli che sembrano essere ormai cosa normale.

Il Movimento Cinque Stelle ed il Partito Democratico che siedono entrambi nei banchi d’opposizione della giunta regionale umbra, hanno avanzato una proposta alla governatrice Tesei e alla maggioranza.
L’idea dei due gruppi è stata esposta da Tommaso Bori e Thomas De Luca, capigruppo del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle.
Visto che già durante la prima ondata di Covid-19, Cuba aveva inviato personale sanitario in aiuto, si potrebbe richiedere la stessa cosa anche per l’emergenza in Umbria, visto che al momento solo la Lombardia ha inviato circa 20 professionisti, tra medici ed infermieri.
L’idea sarebbe anche quella di far visionare dall’EMA  e dall’AIFA i due vaccini cubani, Soberan 1 e 2 .

I vaccini, secondo l’idea di Bori e De Luca sono l’unica arma vincente in grado di portare l’Italia fuori da questo incubo, ecco perchè sarebbe il caso di iniziare a guardarsi intorno per visionare anche atri vaccini stranieri.
Il vaccino cubano sembra essere abbastanza interessante, anche perchè è stato sviluppato sotto l’occhio vigile dell’OMS.
Inoltre il prezzo dovrebbe essere anche molto più conveniente rispetto ai prezzi dei vaccini attualmente in uso.
Nel frattempo le restrizioni imposte ai cittadini umbri stanno dando i primi risultati, la curva dei contagi è in calo, resta alto , purtroppo, il numero di decessi giornaliero.

 

 

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