L’Italia inizia la cura al Covid-19 con i monoclonali

Anche il nostro Paese inizia finalmente la cura con gli anticorpi monoclonali,  alcuni centri ospedalieri potranno somministrare questa terapia in via preventiva a pazienti con sintomi lievi allo scopo di prevenire l’aggravarsi della malattia.
L’AIFA ha dato il via libera a questo nuova terapia farmacologica lo scorso 6 Febbraio, l’Italia così ha ben pensato di acquistarne 150 mila dosi spendendo oltre 100 milioni di euro.
Gli anticorpi usati in Italia sono quelli di Eli Lilly e il cocktail di Regeneron, questo molto famoso per aver guarito l’ex Presidente Trump in pochissimi giorni.
L’Ultimo decreto di Mario Draghi ha dato finalmente il via libera all’uso, visto che ormai quasi tutti i grandi Paesi già da tempo usavano questa terapia.

Gli anticorpi monoclonali hanno un vantaggio rispetto ad altri tipi di trattamento per l’infezione, perché sono creati per colpire specificamente a una parte essenziale del processo infettivo.
Un anticorpo monoclonale viene creato esponendo un globulo bianco a una particolare proteina virale, che viene poi clonata per produrre in massa anticorpi per colpire quel virus.
Prima del COVID-19, sono stati sviluppati anticorpi monoclonali per il trattamento di diverse infezioni virali, come Ebola e rabbia.
Vengono usati inoltre per la lotta al cancro e per i pazienti che soffrono di emicrania cronica e importante.

Ad oggi in Italia sono stati già curati alcuni pazienti con questa nuove terapia, principalmente a farne richiesta sono stati gli ospedali della Liguria, del Lazio, della Toscana e della Campania.
Dai recenti studi, è possibile osservare che la terapia monoclonale riduce del 70% la possibilità di decesso per complicanze legate al Covid-19.
L’efficacia sulle varianti non è stata ancora dimostrata, in alcuni Stati dell’America è stata sospesa la distribuzione perchè ritenuti inefficaci contro la variante californiana.
Anche il costo risulta essere un problema importante, è sproporzionato rispetto ai risultati che uno si aspetterebbe.

 

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