L’Umbria inizia il miglioramento della rete oncologica regionale

In questo periodo di pandemia abbiamo tutti un pò dimenticato l’esistenza di altri tipi di patologie che da sempre mettono in difficoltà l’esistenza dell’essere umano, tra tutte ricordiamo i tumori, molti oggi soffrono di questa importante patologie, e a causa del Covid-19, ingiustamente, vengono anche un pò trascurati nelle loro cure.
Non è il caso dell’Umbria che nonostante è stata travolta in netto anticipo rispetto alle altre regioni italiane, dalla presenza delle varianti, ha ben pensato di dare un segnale di vicinanza a tutti i malati oncologici.
Verrà creato un Tavolo Oncologico Permanente per implementare e migliorare il servizio regionale a chi vive questa situazione.

A farne parte ci saranno esperti oncologi del territorio, la decisione è arrivata ieri dopo la riunione tra i rappresentanti dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Senior Italia FederAnziani e delle Istituzioni locali umbre.
Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità ha subito accolto la richiesta con enorme gratitudine, sottolineando il forte disagio che i pazienti oncologici stanno vivendo da dodici mesi a causa del virus.
Nonostante la crisi sanitaria, in Umbria la rete oncologica ha retto abbastanza bene, soprattutto in termini di prevenzione, gli screening sono stati accolti dalle persone con molto piacere, in termini numerici  i tassi d’adesione sono al 72% per il tumore della mammella, al 70% per quello alla cervice uterina e 41% per il colon-retto.

Silvia Sabatini, Coordinatrice Regionale AIOM Umbria conferma la buona tenuta della rete oncologica regionale, ma sottolinea l’importanza di migliorare alcuni servizi, in particolare ampliare i centri di cure palliative per i malati terminali e  implementare i team multidisciplinari interaziendali per il trattamento di alcune patologie tumorali.
Roberto Messina, Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani ci tiene a precisare come gli anziani abbiano aderite con gioia a questo nuovo progetto, diventandone parte integrante.
Nonostante la situazione sanitaria non sia delle più rosee, la regione ha dato un forte segnale nei confronti di chi anche prima viveva in una condizione di salute non ottimale.

 

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