Calo vertiginoso dei contagi in Umbria

La terza ondata di Coronavirus ha invaso il nostro Paese e per circa tre settimana abbiamo assistito ad un forte aumento del numero di positivi.
La prima regione italiana ad essere colpita è stata proprio l’Umbria, che a causa della presenza delle varianti, in particolare quella inglese e brasiliana, ha fatto registrare un numero spropositato di positivi associato ad un alto numero di ricoveri.
Da dieci giorni ormai la curva sta scendendo in maniera importante, ad oggi il numero di positivi è nettamente calato, gli ospedali non sono più in affanno e i dati epidemiologici sono più che incoraggianti.

Ad oggi l’Umbria è stata collocata dal ministro Speranza in zona arancione, la costante discesa del numero dei contagi con questo tipo di restrizioni lascia sperare in una riapertura totale dopo il periodo delle festività Pasquali.
Si spera ci sarà la possibilità di ritornare a scuola per questo ultimo mese, al momento è obbligatorio non superare il 50% di alunni in presenza.
Attualmente in Umbria ci sono 5.245 positivi, nella giornata di ieri i nuovi contagi sono stati 225 e ben 638 guariti, numero mai registratosi fin a ieri.
Anche il tasso d’incidenza a livello regionale è più che buono, pari  a 132 casi settimanali ogni centomila abitanti.

Purtroppo il numero dei decessi in questa regione è molto alto, ad oggi contiamo 1229 vittime, ieri ci sono stati altri due decessi.
Ormai il tasso di positività scende sempre di più, sempre nella giornata di ieri su circa sei mila tamponi tra molecolari e antigenici era circa il 2.3%, numeri da zona bianca.
Molto meglio anche la campagna di vaccinazione che nelle settimane della terza ondata aveva fatto registrare numerosi ritardi, non tanto dovuti al sistema organizzativo ma al ritardo di consegne delle dosi, da parte del Governo Centrale.
I cittadini Umbri sono pronti a ritornare alla vita di sempre, continuando però a rispettare quelle poche semplici regole indispensabili per la nostra salute.

 

 

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