La campagna di vaccinazione contro il Coronavirus nel nostro Paese era partita in una maniera a dir poco perfetta, nel giro di 20 giorni il numero di vaccinati ha superato la soglia del milione, purtroppo in questi ultime settimane le cose non vanno bene.
Le case farmaceutiche hanno annunciato tagli e ritardi sulle consegne, alcuni centri vaccinali hanno dovuto sospendere l’attività per mancanza di dosi, altri invece stanno procedendo solo con i richiami.
In Umbria la situazione non è delle migliori, purtroppo le dosi in arrivo dal Ministero della Salute sono insufficienti al fabbisogno del territorio.
L’assessore regionale delegato alla Sanità proprio in questi giorni ha voluto rimarcare ancora una volta questa tragica situazione, dicendo che le dosi che settimanalmente arrivano da Roma sono pochissime, rispondendo anche all’attacco dei partiti di opposizione, che insinuano un ritardo dovuto all’incapacità della macchina organizzativa messa a punto dai vertici ospedalieri e regionali.
Numeri alla mano, sono oltre 35 mila le dosi somministrate in Umbria.
In virtù della presenza della variante Covid-19 inglese e sudafricana in quelle zone, la governatrice Tesei ha fatto richiesta ad Arcuri per avere circa 50 mila dosi in più, visto i tagli subiti.
Da Roma ancora nessuna risposta in merito.
Vista la situazione, l’assessore Luca Coletto in questi giorni presenterà alla Giunta Regionale una nuova proposta, ovvero acquistare dosi in proprio per garantire una giusta velocità e tranquillità alla macchina vaccinale.
Questa grande idea era già venuta ad alcune regioni, che trovandosi in difficoltà avevano ben pensato di cercare mediatori per l’acquisto in proprio, parliamo del Veneto, dell’Emilia Romagna e del Friuli Venezia Giulia.
Visti gli ottimi contatti tra Zaia e Tesei, molto probabilmente l’idea potrebbe diventare realtà, e ci sarebbe quindi la possibilità di acquistare le dosi Pfizer, con uno sguardo rivolto al vaccino russo Sputnik V, che sembra essere davvero assai interessante.
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