Covid-19, tutta l’Umbria a rischio zona rossa

Il numero dei positivi in Umbria cresce in maniera spropositata giorno dopo giorno, la situazione è diventata assai pesante, gli ospedali sono quasi al collasso.
La variante inglese, brasiliana e sudafricana viaggia in maniera spedita in tutte le zone della regione, già molte province da alcuni giorni sono in zona rossa, di questo passo tutta l’Umbria lo potrebbe diventare, queste sono le ultime parole riferite dalla governatrice leghista Donatella Tesei, super preoccupata di questa crisi sanitaria. In merito a ciò Borrelli, capo della Protezione Civile, ha indetto un bando per assicurare agli ospedali umbri medici ed infermieri di supporto.

Nel giro di pochi giorni dovrebbero arrivare 97 medici, di cui 52 specializzati in anestesia e rianimazione e 45 in malattie infettive, dell’apparato respiratorio e medicina interna, 24 medici per le Usca, 287 infermieri e 88 operatori socio-sanitari, chi accetterà la destinazione avrà in compenso un guadagno maggiorato di 1000 euro.
A preoccupare sono le positività di infermieri e medici, circa 94, alcuni di loro si erano già sottoposti alla seconda dose di vaccino, nonostante ciò sono risultati positivi al test molecolare.
Sulla questione della positività anche a chi aveva già fatto il vaccino, ne parla il direttore alla Sanità umbra, Claudio Dario.

Spiega l’esperto, che i positivi che gia avevano fatto il vaccino non erano arrivati ancora all’immunità, in quanto non erano trascorsi i consueti otto o dieci giorni dal richiamo.
Sulla questione vaccini interviene anche Coletto, sottolineando per l’ennesima volta gli assurdi ritardi sulle consegne da parte del Ministero della Sanità e da chi in questo momento gestisce l’emergenza, Domenico Arcuri, rimarca inoltre le poche dosi consegnate fin a questo momento.
In questo momento già di per sè tragico, ennesima brutta figura da parte di chi gestisce la campagna di vaccinazione, circa cinque persone over 80 sono state escluse dalla lista dei vaccini senza una valida motivazione.

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