Il Coronavirus continua a circolare impetuosamente in Italia

Purtroppo anche nel nostro Paese è arrivata la terza ondata di Coronavirus e come ci si aspettava la curva dei contagi è in crescita, seppur molto lentamente, i ricoveri causa Covid-19 sono aumentati e gli ospedali in alcune regioni sono quasi al collasso.
La divisione a fasce colorate a seconda della gravità epidemiologica ad oggi ci presenta una nazione tutta colorata di arancione e rosso, tranne che per la Sardegna, unica regione virtuosa collocata dal Ministro Speranza e dall’Istituto Superiore di Sanità in zona bianca.
Proprio oggi il ministro ha presentato il nuovo report settimanale sulla situazione contagi.

Era quasi impossibile aspettarsi un quadro nazionale in lieve miglioramento visti i dati provenienti ogni giorno dalle task force regionali, ebbene si, nessuna regione ha presentato un miglioramento tale da poter passare in una fascia dove le restrizioni fossero allentate.
Purtroppo l’incidenza dei casi a livello regionale cresce, ad oggi si parla di 250 casi settimanali per 100.000 abitanti,  situazione che impone il massimo livello di mitigazione possibile, con precisione dal periodo che va dal 12 fino al 18 marzo, l’incidenza è di 264 per 100 mila.
Il tasso di occupazione delle terapie intensive, sempre a livello nazionale, è pari al 36%, 5 punti in più rispetto al dato della settimana scorsa.

In ben tredici regioni il tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche è sopra la soglia considerata critica, il numero di persone ricoverate in reparti di cure intensive è aumentato da 2.756 (09/03/2021) a 3.256 (16/03/2021).
La situazione purtroppo resta molto critica, si va verso una Pasqua in totale zona rossa per tutte le regioni italiane.
L’unica arma a nostra disposizione per sconfiggere questo nemico invisibile resta il vaccino, dopo l’ok dell’EMA per AstraZeneca, dopo i problemi riscontrati, oggi sono state inoculate oltre 200 mila dosi, numero importantissimo ma ancora lontano dalle dichiarazioni del nuovo commissario generale per l’emergenza Covid-19. Figliuolo.

 

 

 
 

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