Dopo lo scandalo in Umbria , Don Bastoni ci ricasca

Nella propria vita chi sceglie di fare il parroco sceglie anche di mettersi al servizio del buon Dio e quindi di iniziare una sorta di seconda vita.
I sacerdoti quindi dovrebbero svolgere una vita all’insegna della misericordia e della povertà proprio come predicava Gesù a suo tempo , purtroppo oggi esiste una piccola percentuale che svolge questa missione non per vocazione ma per altri interessi , finendo inevitabilmente al centro di scandali davvero assai brutti.
Per fortuna questa fetta di persone è davvero assai ristretta poichè la maggior parte vive una vita predicando la parola di Dio in maniera semplice e senza troppi sfarzi.

La storia di Don Alberto Bastoni , parroco originario della città di Rimini ma legato e ormai pezzo importante della storia ecclesiastica della regione Umbria non è la prima volta che ha a che fare con la Magistratura , purtroppo sempre in maniera assai negativa , tanto da macchiarsi l’immagine in già troppe occasioni.
Gia negli anni scorsi , precisamente nel 2012 fu indagato perchè ideatore di festini a luci rosse dove vi era un altro consumo di droghe in particolare la cocaina, dopo alcuni percorsi di riabilitazione finalmente la diocesi di  Ascoli Piceno aveva dato l’ok per il ritorno alla vita ecclesiastica.

Da poco tempo era diventato vice parroco presso la chiesa del Carmine e sembrava che tutto andasse finalmente bene, tutti i vertici ecclesiastici contenti visto i suoi trascorsi poco felici.
Pochi giorni fa i militari dell’Arma dei Carabinieri l’hanno fermato mentre era diretto a Città di Castello e qui hanno scoperto di nuovo alcuni abusi , subito è stato condotto in caserma.
Il sacerdote è stato accusato di detenzione e attività di spaccio di sostanze stupefacenti , poi sul pc sono state ritrovate foto e video porno i cui protagonisti erano addirittura minorenni.
Di nuovo un caos coinvolge la Chiesa , di nuovo un sacerdote non rispetta ciò per cui ha giurato solennemente davanti al volto di Gesù.

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