Covid-19 , situazione in lieve miglioramento in Umbria

L’Umbria è forse l’unica regione dell”Italia che sta già attraversando la terza ondata di Coronavirus, tutto ciò a causa della forte presenza delle due varianti definite dagli esperti, più contagiose, quella inglese e quella brasiliana.
Sono stati giorni davvero duri soprattutto per le strutture sanitarie, i reparti covid-19 e le terapie intensive hanno superato di gran lunga le soglie critiche, tanto che la Protezione Civile Nazionale ha ben pensato di inviare personale a supporto dei sanitari già presenti in Umbria.
La governatrice Tesei emanò subito delle restrizioni, attribuendo il colore rosso alle zone più colpite dal virus.

Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità, dopo 18 giorni di regole ancora più severe esprime parole felici in merito alla situazione attuale, la curva dei contagi fa registrare un calo stabile dei contagi.
Il Nucleo Epidemiologico  Umbro ha fatto pervenire i grafici per il consueto controllo dei contagi, si è visto che per ogni 100 mila abitanti ci sono 270 positivi, numero molto vicino alla media nazionale che è di 222, ovvero una situazione si preoccupante ma gestibile.
Nella settimana dopo il 31 gennaio, in Umbria vi erano addirittura 344 positivi ogni 100 mila persone, la riduzione dei contagi è il risultato della buona gestione nonostante la presenza delle due varianti.

La mappa regionale evidenzia il netto miglioramento in comuni importanti come: Magione, Castiglione del Lago, Perugia e altri piccoli centri del perugino.
Anche la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado ha dato i suoi frutti, nonostante i primi mugugni da parte dei cittadini, ad oggi anche i contagi tra gli studenti sono in netto calo.
Purtroppo il numero di decessi aumenta in maniera importante.
Nonostante questi miglioramenti, quasi sicuramente l’Umbria non passerà in fascia arancione nella prossima settimana in modo da non vanificare gli sforzi fatti.
Si spera che nelle prossime settimane anche la curva dei contagi a livello nazionale inizi a calare.

 

 

 

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