Umbria, nuove restrizioni. Ecco le novità

E’ di poche ore fa la notizia che in tutto il territorio umbro rimarranno in vigore tutte le restrizioni precedenti, almeno fino al 22 novembre.
A queste, verranno aggiunte tutte quelle previste dai nuovi DPCM emanati in questi giorni dal Premier Giuseppe Conte.
Per fare chiarezza  quindi su cosa si può e cosa non si può fare, la Regione ha deciso di redigere un Vademecum dei comportamenti da tenere e soprattutto per spiegare quali attività possono rimanere aperte.
Questo si è reso necessario dopo che per giorni sono saltate fuori sempre più spesso notizie contrastanti su cosa sia permesso o meno in questo preciso momento storico. 

Dunque, ecco i punti su cui si è fatto chiarezza.
Tutti i negozi ed i centri commerciali sono obbligati a rimanere chiusi di domenica e durante i giorni festivi, ovvero quelli rossi sul calendario.
Possono rimanere aperte solamente farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccherie e rivendite di generi di monopolio.
È fatto inoltre divieto dell’esercizio domenicale di ogni attività commerciale esercitata su aree pubbliche, vedi mercati.
Altra stretta ufficiale arriva anche per le manifestazioni all’aperto: sono sospese tutte le attività realizzate in presenza in spazi aperti o in luoghi chiusi da associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età.

Sempre per evitare assembramenti, rimangono vietati  i giochi da tavolo, delle carte, biliardo, bocce effettuati nei centri e circoli sportivi pubblici e privati. Quindi niente anziani a giocare a carte davanti ai circoli, o niente amici che alla birra associano una partita di Poker.
Per quanto riguarda il calcio, continuano a rimanere fermi tutti i campionati Dilettantistici dall’Eccellenza in giù. Continua invece la Serie D, ma rimane sotto stretta osservazione dagli organi sanitari.

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