La seconda ondata di Covid-19 ha già messo in ginocchio la nostra Nazione nonostante fossimo più preparati rispetto ai mesi passati.
I contagi purtroppo sono in continuo aumento, i reparti Covid e le terapie intensive stanno di nuovo riempendosi e la situazione in generale sembra davvero molto molto critica , tanto che alcuno governatori regionali hanno messo in campo delle restrizioni che non sono state nemmeno accettate in pieno dai concittadini.
Il governo Nazionale ha ben pensato di varare un nuovo decreto in modo da unificare le restrizioni sull’intero territorio e nella notte appena passata in una videoconferenza con i capi delle regioni è stato stilato l’ennesimo foglio contenete nuove regole.
Secondo indiscrezioni venute fuori nelle ultime ore il decreto dovrebbe avere validità da lunedi 26 ottobre fino a martedi 24 novembre.
Per quanto riguarda il mondo della ristorazione si prevede una chiusura anticipata alle ore 18 , nei giorni festivi dovrebbero poter restare aperti , a tavola possono sedersi massimo quattro persone.
Rimangono aperti anche gli autogrill e tutti i punti di ristoro presenti nelle strutture ospedaliere e negli aeroporti.
Per la questione scuole cambia qualcosina , dalle materne alle medie la didattica sarà frontale , per i cicli superiori la didattica a distanza aumenterà fino al 75%, sarà compito dei dirigenti scolastici stabilire le alternanze.
Per il mondo dello sport è arrivata una batosta abbastanza importante, palestre, piscine, impianti nei comprensori sciistici, centri natatori, centri benessere e centri termali richiuderanno.
Stop anche ai concorsi sia pubblici che privati ad eccezione di quelli gia banditi che comunque dovranno svolgersi seguendo le severissime regole indicate dagli esperti.
Per quanto riguarda la mobilità urbana , è consigliato ridurre al minimo gli spostamenti , restare nei propri comuni e spostarsi altrove solo per necessità lavorative o comunque importanti.
Centri estetici e parrucchieri rimarranno aperti, è raccomandato non ricevere estranei in case ed indossare la mascherina in presenza di persone che non vivono sotto lo stesso tetto.
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