Dopo settimane passate a parlare della situazione critica in Umbria dovuta al Covid, ieri dopo le voci dei giorni precedenti, è arrivata l’ufficialità dal Premier Conte: l’Umbria è zona gialla.
In poche parole, il Premier ha diviso le Regioni italiane in 3 fasce: Gialla (meno grave) , Arancione (Intermedia) e Rossa (Grave).
L’Umbria quindi è tra le meno gravi, tenendo in considerazione l’indice di contagio Rt e la situazione ospedaliera.
Ma, come specificato dal Premier, bisogna sempre prestare attenzione: infatti, nessuna Regione è zona verde.
Dunque, la Regione in cui è nato e vissuto San Francesco, avrà sì delle restrizioni, ma molto meno dure rispetto ad esempio a quelle della zona Rossa.
Ecco nello specifico cosa significa essere in zona Gialla.
Innanzitutto, ci sarà, a partire da domani venerdì 5 ottobre, un coprifuoco che sarà valido dalle 22 alle 5 di mattina.
Questo significherà che tutte le attività alle 22 devono essere chiuse ed è bloccata anche la mobilità.
In poche parole si potrà uscire di casa solo per emergenze o motivi lavorativi (turni in fabbrica ecc).
Poi, tutti i centri commerciali dovranno chiudere nei giorni Festivi e Pre Festivi. In pratica chiusi nei weekend.
Chiusi tutti i musei e tutte le mostre attive sul territorio, da capire come ci si comporterà per i luoghi di pellegrinaggio (vedi Assisi).
Didattica a distanza per le scuole superiori, salvo per gli studenti con disabilità che hanno bisogno di laboratori e simili. Chiuse tutte le università, salvo laboratori particolari e qualche attività per le matricole.
Per tutti i mezzi pubblici, salvo quelli prettamente scolastici, capacità ridotta del 50%.
Chiuse tutte le attività di sala scommesse, sale giochi, bingo e slot machine, anche se presenti in bar o tabaccherie.
Bar, ristoranti e simili aperti fino a massimo le 18, con asporto consentito fino alle 22. Consegna a domicilio consentita sempre. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema.
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