Umbria in zona bianca dal 7 giugno, Italia dal 21 giugno.

Come annunciato dal decreto di poco tempo fa, l’Italia sarà in zona bianca dal 21 giugno. Oltre alla zona bianca ci sarà l’abolizione del coprifuoco proprio in questa data. Tutta Italia quindi si appresta a ritornare momentaneamente alla normalità, con riaperture all’interno e all’esterno per locali e festeggiamenti di qualsiasi tipo. Via libera anche alle discoteche che potranno riaprire negli orari a loro più consoni. Gli effetti delle graduali riaperture non hanno inciso sull’andamento dei contagi che con l’avanzamento dell’estate sono in diminuzione, soprattutto in Umbria dove ieri si sono registrati zero decessi.

 

Alcune regioni, grazie all’andamento ottimale della campagna vaccinale e alla drastica diminuzione dei contagi, si apprestano a diventare zona bianca in anticipo rispetto al resto d’Italia. È stato deciso, infatti, che da lunedì 31 maggio ben tre regioni transiteranno in zona bianca, sono: Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. L’indice RT in queste regioni è molto basso rispetto alla media nazionale, questo permette di anticipare alcune riaperture ma non di abbassare la guardia, filtra cauto ottimismo sull’andamento dell’estate. Dal lunedì successivo, 7 giugno, altre regioni tra cui l’Umbria passeranno dalla zona gialla alla zona bianca, parliamo di Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria.

 

Oltre all’abolizione del coprifuoco in zona bianca, gli unici obblighi da rispettare in zona bianca sono: indossare la mascherina e mantenere il distanziamento personale. Ma nei giorni scorsi le Regioni hanno condiviso con il governo nazionale una linea da azione per evitare che risalgano i contagi. In quest’area saranno dunque introdotte più regole, con le stesse linee guida che già valgono per la zona gialla. Per questo motivo si è parlato di “zona bianca rafforzata”.  Le rimanenti regioni entreranno in zona bianca il 14 giugno e il 21 giugno, a seconda dell’andamento dei contagi. Ricordiamo che per entrare in zona bianca bisogna mantenere un livello più basso di 50 contagiati per 100 mila abitanti.

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