Sono passati già più di dodici mesi da quando nel nostro Paese iniziarono a ricoverarsi i primi pazienti affetti da Coronavirus, nel giro poi di qualche settimana venne dichiarato lo stato di pandemia.
Ad oggi la situazione è notevolmente migliorata a livello nazionale, siamo usciti da poche settimane dalla seconda ondata, ma in qualche regione, tipo l’Umbria purtroppo si è gia registrato il picco della terza ondata.
La presenza delle varianti inglese e brasiliana hanno fatto si che la curva dei positivi subisse un notevole rialzo che in altre regioni, fortunatamente, non si è ancora registrato.
Gli esperti virologi hanno parlato appunto di una terza ondata che sta mettendo in ginocchio in particolare le terre dell’Umbria.
Gli ospedali nei giorni precedenti hanno registrato un numero altissimo di ricoveri sia in reparti covid-19 che nelle terapie intensive, molti sono stati i positivi anche tra i sanitari e alcuni di loro avevano già fatta anche la seconda dose del vaccino Pfizer.
Luca Gammaitoni, docente dell’Università di Perugia ha analizzato i dati di questa terza ondata, con molta probabilità il picco è stato quasi raggiunto, quindi nei prossimi giorni ci dovrebbe essere un calo dei positivi.
La dichiarazione è stata rilasciata all’Ansa, il professore ha comunque evidenziato che si tratta di una previsione e che quindi nulla è scontato.
Passaggio d’obbligo sulla questione decessi in Umbria per Coronavirus, da ieri è stata superata la soglia dei mille morti, tanti per un territorio molto piccolo ma al di sotto della media nazionale.
Intanto resta ancora in vigore la zona rossa, tutti gli esercizi di commercio non indispensabili resteranno chiusi per chissà quanto tempo ancora, i cittadini però con grande senso civico stanno rispettando alla lettera le nuove restrizioni, speranzosi di lasciarsi alla spalle questo brutto periodo e di ritornare presto a condurre una vita normale.
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