In Umbria piccolo rialzo della curva di contagio

Come ormai sappiamo tutti, la regione Umbria è stata la prima regione dell’Italia ad essere colpita dalla terza ondata di Coronavirus, e forse la prima ad esserne uscita.
La presenza forte delle varianti, con particolare quella inglese e quella brasiliana, hanno fatto vivere un mese davvero preoccupante a tutti i cittadini umbri con un forte aumento del numero di positivi e dei ricoveri giornalieri, tanto che fù istituita la zona rossa in maniera abbastanza urgente.
Dopo un mese di restrizioni importanti, la situazione sembrava essere più che positiva, l’indice RT era inferiore ad uno così che fu istituita la zona arancione.

Purtroppo le riaperture di negozi e bar e il ritorno per le strade hanno fatto registrare una piccola ripresa dei contagi, in particolare in determinate zone della regione, tutto ciò preoccupa e non poco.
Proprio nella città capoluogo della regione i numeri ritornano ad essere allarmanti,  l’incidenza ogni centomila abitanti è tornata a quota 95, nella giornata di ieri 40 positivi registrati.
Situazione non proprio positiva anche a Terni dove l’incidenza è pari a 165 ogni 100 mila abitanti, a Foligno invece è di 163 ogni 100 mila persone.
L’indice di contagio regionale (Rt) invece, è di  144 positivi ogni 100 mila abitanti.

Altri piccoli comuni invece fanno registrare dati ancora più preoccupanti, quasi da zona rossa.
A Corciano l’incidenza in dieci giorni è tornata a quota 238.
A livello regionale, dopo i dati non proprio positivissimi di ieri, i positivi sono più di 500 a fronte di oltre 6 mila tamponi, con un tasso di positività che è del 2,7, in netto aumento rispetto allo scorso martedì.
Nota particolare riguardo il numero di ricoverati nelle terapie intensive e nei reparti Covid-19, quotidianamente cala.
Cinque infine i decessi registrati nella giornata, con il totale dei lutti provocati dal Covid che sale a 1.252.
Si spera che questo rialzo non venga confermato nei prossimi giorni.

 

 

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