Taglio di alberi incontrollato, la città di Perugia in rivolta

E’ risaputo che gli alberi arrecano dei benefici al nostro organismo e all’intero ciclo vitale, riescono a darci ossigeno, trattengono i terreni in zone rischio frane, abbassano le temperature durante i periodi estivi, creano bellezza intorno  tutto questo senza chiedere niente in cambio, e non per ultimo sono degli i ottimi filtri per l’inquinamento, su questo argomento molti studi anglosassoni hanno evidenziato questa importante funzione, in particolare le foglie sono come dei spazzini di polveri sottili e gas grazie alla loro morfologia e alla presenza su di esse di peli.
Purtroppo gli essere umani non hanno ancora capito l’utilità di queste piante e continuano ad arrecare danni all’ambiente, abbattendo alberi senza criterio.

In Umbria, più precisamente nella città di Perugia purtroppo per dare spazio al nuovo piano urbanistico comunale si stanno tagliano numerosi alberi e si sta colando troppo cemento.
Come ultima vicenda, è noto il taglio di numerosi alberi per costruire la pista ciclopedonale di via Sicilia-parco Chico Mendez, questa volta però una buona parte dei cittadini ha deciso di protestare insieme al comitato Ginkgo Biloba di Madonna Alta inviando una lettera all’assessore comunale di Perugia, Otello Numerini sottolineando l’inutilità del taglio di alberi.
Pronta li risposta dell’assessore comunale.

La motivazione di questi numerosi tagli si trova nel ciclo vitale della pianta, questa avrebbe una vita non superiore ai 50 anni e perciò devono essere sostituiti da piante giovani, ciò però è stato largamente dimostrato essere una bugia, in quanto gli alberi vecchi assorbono molta più anidride carbonica rispetto alle piante giovani.
I cittadini mortificati da queste vicende sottolineano come la città di Perugia ha già perso oltre 1400 alberi in meno di cinque anni, troppi per una città che da sempre ha puntato sul verde e non sul cemento, idea che forse non sta a cuore alla nuova amministrazione comunale.

 

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