E’ morto Maradona, l’uomo che ha cambiato il calcio e il Mondo

Notizie di poche ore fa arrivata direttamente dalla sua terra natale: Diego Armando Maradona è morto.
Era sopravvissuto durante la sua vita a tante sofferenza, molte da lui autoinflitte, ma stavolta un infarto lo ha portato io.
Solo la settimana scorsa aveva subito un grave intervento per ridurre un ematoma cerebrale. Sembrava tutto andato a buon fine ma forse, il suo cuore non ha resistito all’ennesima sofferenza.
In Argentina, sono stati dichiarati 3 giorni di lutto nazionale, mentre a Napoli, città che lo ha praticamente adottato, domani verrà osservata una giornata di lutto in memoria del Pibe de Oro.

Tra i tanti successi, Maradona infatti è riuscito a portare il Napoli allo scudetto, diventando praticamente un Dio per tutti i tifosi della città Partenopea.
Che fosse considerato un Dio non è un modo dire. Infatti negli anni ’90 in Argentina e poi a Napoli è nata una vera e propria religione per venerare il D10S. Nome creato unendo la parola Dio e il suo numero di maglia, la 10.
La religione conta nel Mondo oltre 200 mila persone.
E’ stato probabilmente il giocatore  più forte di tutti i tempi, in coppia con Pele (ognuno ha il suo preferito) ma, di sicuro, è stato il più carismatico e l’unico che riusciva a far rendere i propri compagni anche più di quanto valessero.

La vita di Maradona però non è stata così bella come potrebbe sembrare.
Il suo carattere esuberante lo ha portato sempre su cattive strade. Si è passati dagli affari con la Camorra, al Doping durante i mondiali del 1994, alla sua più grande passione e rovina: la droga.
Infatti Diego durante la sua vita, è finito in ospedale causa Overdose oltre 10 volte, alcune delle quali in modo gravissimo.
Una vita sregolata ma che allo stesso tempo lo ha consacrato come uno degli sportivi più influenti della storia.

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