Umbria, chiesto lo stato di emergenza a causa del maltempo

Diversi sindaci della Regione Umbria, tra cui anche sindaci di capoluogo, hanno chiesto di nuovo alla giunta comunale di indire per la zona lo stato di emergenza.
La richiesta arriva dopo la conta degli ingenti danni provocati da acquazzoni e tormente dello scorso 8 giugno.
Tutti i rappresentanti del territorio hanno infatti rimarcato  che: “copiose e sopratutto improvvise precipitazioni alluvionali (quasi 200 millimetri in meno di un’ora) hanno causato importanti allagamenti, smottamenti di terreno, crolli di forti opere di sostegno, frane, con ovvi e conseguenti danni ingenti sia al patrimonio pubblico, a quello privato e soprattutto alle attività produttive della zona”

Danni di grande e particolare gravità sono stati sottolineati più volte anche per il settore agricolo.
I Comuni – come hanno spiegato tutti gli amministratori presenti alla riunione – non riescono più a fronteggiare le conseguenze dell’evento con mezzi, soldi e poteri ordinari, per questo hanno ribadito con forza e determinazione “la necessità di richiedere il riconoscimento e la conseguente e veloce dichiarazione dello stato di emergenza al fine di poter avere a disposizione tutte le risorse ed i mezzi di supporto necessari a mettere in sicurezza il territorio ed anche a dare una risposta alle esigenze della popolazione interessata che da settimane chiede aiuto“.

Oltre che a queste più che legittime richieste, è  stata programmata per il giorno primo luglio 2020 una visita informale, unitamente anche ai componenti della Commissione, in tutti i territori più colpiti dalle alluvioni ed insieme al sindaco di Amelia anche presso il Rio Grande.
Il consigliere Daniele Carissimi (Lega) ha inoltre ricordato che è stata già presentata giorni fa una mozione, firmata da tutti i consiglieri della maggioranza, al fine di impegnare la Giunta al riconoscimento dello stato di emergenza e soprattutto per la predisposizione dei finanziamenti necessari.

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