Tav in Umbria, si può fare

E’ notizia di poche ore fa che il Governo, in accordo con la Giunta Regionale, sta puntando a trasformare la Roma- Foligno -Ancona in una efficiente linea attraversata da treni ad alta velocità.
Sarà sicuramente un progetto audace e necessiterà di grande impegno visto che parte della attuale linea che transita per l’Umbria, che va a toccare anche le città di Narni, Terni, Spoleto e Gualdo Tadino, in realtà non è nemmeno ancora stata  totalmente raddoppiata, come servirebbe per l’alta velocità.
Le difficoltà per questo cosiddetto raddoppio, sono date principalmente dalla conformazione dell’Umbria, ovvero un mix di colline e montagne che rendono difficili grandi opere.

La volontà di realizzare il progetto in ogni caso c’è ed è forte.
Ed è e sarà una grossa novità per i trasporti della Regione Umbria, sia perché così facendo si punta al rilancio di una ferrovia che, anche se non toccherà il capoluogo Perugia, serve direttamente e indirettamente a tutta la regione, sia perché contribuirà in modo considerevole a migliorare e a velocizzare il sistema infrastrutturale e di collegamento con tutto il resto d’Italia.
Ad oggi infatti, gli unici treni che raggiungono l’Umbria sono alcuni Regionali o al massimo qualche Intercity, limitato nella velocità causa binari piccoli.

Una Tav del genere, come progettata al momento, permetterebbe di creare vari convogli veloci che, sfruttando poi i già esistenti collegamenti con le dorsali della Tav adriatica e tirrenica, potrebbero, anzi dovrebbero, essere diretti a tutte le principali città italiane sia del Nord che anche del Sud senza dover necessariamente transitare per Firenze o Napoli.
Tra le altre cose, potrebbe essere divertente notare che proprio sulla tratta in questione, ovvero la Roma -Foligno -Ancona, circa 40 anni fa siano stati sperimentati i primi convogli di origine italiana ad alta velocità.

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