
Francesco, l’apostolo della povertà, in effetti era figlio di ricchi, nacque ad Assisi nei primi del 1182 da Pietro di Bernardone, agiato mercante di panni e dalla nobile Giovanna detta “la Pica”, di origine provenzale.
Il nome deriva dall’antico tedesco e significa “libero”; È patrono d’ Italia ma anche degli animali, dei commercianti e dei “lupetti” dell’ Agesci.
Il corpo di San Francesco è tumulato sotto l’altare della Basilica Inferiore di Assisi.
Alla sua tomba si accede attraverso due rampe di scale.
Il luogo, volutamente spoglio, costituisce il cuore del santuario francescano; Il Santo morì alla Porziuncola la sera del 3 ottobre del 1226.
Nella giornata di ieri per ricordare le gesta e la vita del Santo più amato in Italia e forse nel mondo intero , sono entrate nel vivo le celebrazioni con la presenza di personaggi autorevoli del mondo ecclesiastico e della scena politica italiana.
Il Papa Bergoglio in visita ad Assisi in onore del Santo , con un gesto di alto valore simbolico ha firmato sull’altare della tomba di San Francesco, nella cripta della Basilica inferiore, la sua terza enciclica, la “Fratelli tutti” sulla fraternità e l’amicizia sociale.
Nella Basilica superiore si è tenuta la celebrazione della Santa Messa in presenza del Presidente del Consiglio e il Ministro degli Esteri.
Sempre emozionante il pensiero del Custode del Sacro Convento , Mauro Gambetti che in una lettera letta proprio ieri ringrazia le Marche per aver offerto l’olio per la lampada di San Francesco , esalta i cittadini e la terra di questa grande regione che nonostante tutto punta ancora sui propri territori e sulle proprie peculiarità.
Toccanti anche le parole del Premier Italiano riguardanti la situazione Covid-19 sul nostro territorio che ancora una volta invita tutti a stare attenti e rispettare le regole, perchè il nemico non è stato sconfitto anzi è più vicino di quanto possiamo pensare.
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