L’Umbria ha già pronti i vaccini antinfluenzali

Lo ascoltiamo nelle televisioni almeno da quattro o cinque mesi, che tra settembre e ottobre ci sarà l’arrivo dell’influenza stagionale che metterà in difficoltà molte strutture ospedaliere visto che la maggior parte dei sintomi sono identici a quelli che presenta il Covid-19.
Alcune regioni si stanno già adoperando nel preparare la campagna di vaccinazioni , tra queste troviamo la regione Umbria che ha già acquistato  il 50% in più di vaccini rispetto allo scorso anno, mettendoli a disposizione già da ottobre, con l’obiettivo di sottoporre a vaccinazione almeno il 75% della popolazione a rischio.
Ciò ci viene poi confermato dall’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto.

A ciò l’assessore aggiunge che al momento l’unico mezzo per prevenire e ridurre le complicanze dell’influenza è il vaccino, il ripeterlo ogni anno risulta fondamentale perchè i virus subiscono numerose mutazioni , quindi quello fatto l’anno scorso potrebbe non servire a niente.
Per quanto riguarda la prescrizione bisogna sempre rivolgersi dal proprio medico di famiglia o dal pediatra, chi rientra nella popolazione a rischio lo avrà in maniera gratuita , mentre chi non rientra ma vorrà farlo dovrà comprarlo in farmacia e per la somministrazione dovrà rivolgersi sempre al medico di base.
A siglare ciò vi è l’approvazione da parte della Giunta regionale dell’Accordo tra Regione, Asl e organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale.

Tra le categorie a rischio rientrano gli over 65 ai quali si consiglia anche la vaccinazione anti-pneumococcica , oppure coloro che sono stati già colpiti o che soffrono di patologie polmonari con sintomatologia severa e persistente, soggetti che  possono sviluppare forme gravi o mortali di malattia a causa di preesistenti patologie o condizioni predisponenti.
Anche per le donne in gravidanza è consigliata la vaccinazione, ai pazienti ricoverati in strutture socio-sanitarie, al personale sanitario , ai donatori di sangue,  alle forze di polizie e a tutte le altre categorie di lavoratori dei servizi essenziali.

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