Le bevande brasiliane: i drink da non perdere

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In ogni Paese del mondo sin dall’antichità si è imparato a distillare alcuni prodotti dell’agricoltura a facile deperibilità. In Italia, e anche in molte zone vicine, si utilizza di preferenza l’uva, con cui si produce l’acquavite che in alcune regioni è possibile chiamare grappa. In Francia, con i vino, si prepara l’armagnac; sulle isole del Regno Unito e in Irlanda si utilizza l’orzo germogliato per fare il whisky, lo stesso orzo che si sfrutta per la fermentazione della birra. In Brasile nelle enormi piantagioni di canna da zucchero si ha a disposizione una grande quantità di succo di questa pianta, che viene utilizzato per preparare un’acquavite di nome cachaça. Chiunque sia stato in Brasile conosce la cachaça ma anche chi ha l’abitudine a gustare alcuni dei drink brasiliani più diffusi al mondo, la gran parte dei quali sono a base proprio di questa acquavite di canna da zucchero.

Come si prepara la bevanda brasiliana

La cachaça si prepara a partire non dalla canna da zucchero, ma dal suo succo al naturale, così come lo si ottiene schiacciando gli steli appena colti. Il risultato è un liquido di colore bruno, molto aromatico e fluido, che viene fatto bollire e fermentare, come si fa anche per la preparazione di acquavite a partire dai cereali. Al termine della fermentazione il fluido viene distillato, ottenendo così un alcol privo di colore, trasparente e dall’aroma pungente. Solitamente la cachaça viene venduta così com’è, ma esistono oggi dei produttori che preferiscono lasciarla invecchiare, in rari casi anche in barrique, come avviene per il rum. Il metodo di preparazione è molto simile a quello del rum, il risultato finale però ha un sapore molto differente, facile da avvertire, anche perché per produrre il rum si utilizza succo di canna da zucchero da cui si separa la melassa. Molti dei drink provenienti dai caraibi, dal Brasile e da zone limitrofe oggi nei bar sono preparati con il rum, anche se nei luoghi d’origine si preparano con la cachaça.

I drink da non perdere

Non serve andare in Brasile per assaggiare i principali drink che contengono una base di cachaça. Si pensi ad esempio alla caipirinha, uno dei drink che non risente del tempo e delle mode, ancora oggi servito in tantissimi bar ogni sera, nonostante si tratti di un cocktail che ha avuto origine molti anni fa. Per preparare la caipirinha si utilizza cachaça, succo di lime, sciroppo di zucchero e lime. Il risultato è un drink rinfrescante ma molto alcolico, che invita a continuare a bere nonostante l’elevato tasso di alcol presente. In Europa per preparare questo drink spesso si utilizza della cachaça di tipo industriale, che non permette di conferire al risultato finale il corretto sapore, intenso ma anche rotondo. In Brasile invece i barmen possono approfittare delle oltre 500 etichette di cachaça disponibili, con cui dare un tocco di originalità senza modificare gli ingredienti.

La batida

La cachaça si utilizza anche mescolata al succo di cocco per dare vita alla batida, un altro tipico drink brasiliano. In Brasile la batida è un drink classico, che si prepara sempre con una base di cachaça, frutta frullata, zucchero. La batida de coco è la più nota, con il latte della noce di cocco, prelevato fresco dal frutto; sarebbe opportuno però preparare la batida con la frutta di stagione, qualunque essa sia, evitando gli sciroppi industriali o i succhi di frutta e prediligendo il frutto frullato fresco, colto da poco. Ovviamente questo avviene raramente nei bar europei, mentre è molto più facile farlo in Brasile, utilizzando magari ananas, limone, frutto della passione.

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