L’Italia modifica il piano vaccinale

La campagna vaccinale nel nostro Paese era partita a gonfie vele, le aspettative erano altissime, l’ex premier Conte in più interviste aveva assicurato di riuscire nell’impresa di vaccinare il 70 per cento degli italiani entro la fine del 2021, purtroppo però nelle ultime settimane le cose non sono andate nel verso giusto.
Pfizer ha fatto registrare importanti ritardi nelle consegne delle dosi, anzi in alcune regioni le dosi sono arrivate in minor quantità, tanto che i centri vaccinali hanno dovuto chiudere qualche giorno.
Con l’arrivo di AstraZeneca e Moderna e le relative raccomandazioni dell’Aifa sono sorti ulteriori intoppi.

L’Italia così ha ben deciso di abbandonare il vecchio piano vaccinale ed affidarsi ad uno nuovo, con la prerogativa di recuperare più tempo possibile e mantenere la promessa dell’immunità di gregge entro la fine dell’anno.
Già dalla prossima settimana i vaccini di AstraZeneca verranno somministrati alle persone con età inferiore a 55 anni appartenenti alle forze armate ai lavoratori dei servizi essenziali, e tutto il personale che lavora nelle scuole.
In contemporanea con i vaccini Moderna e Pfizer si continueranno le vaccinazioni a tutti gli over 80.
Nel mese di Aprile inizierà la vera e propria vaccinazione di massa.

In questo momento la campagna vaccinale è nell’ultima parte della fase 1, quella in cui dovrebbero essere vaccinate tutte le persone con più di 80 anni e dovrebbero terminare i richiami per tutti i sanitari e le persone frequentanti per lavoro le strutture sanitarie.
 In alcune regioni è iniziata la prenotazione online per gli anziani con più di 80 anni, tra una decina di giorni si partirà anche con le somministrazioni.
Nonostante qualche intoppo di troppo non per colpa della politica italiana, l’augurio è quello di rimettersi presto in carreggiata per uscire al più presto da questo incubo che da 1 anno ha cambiato il modo di vivere in tutti i Paesi del Mondo.

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