Prostituzione: la Lega combatte il fenomeno ma a modo suo

“La Lega – dichiara il consigliere comunale Monia Santini –  vuole combattere con decisione la prostituzione ma certamente non lo si può fare con proposte copia e incolla. Proposte approssimative, presentante in consiglio comunale in maniera avventata e superficiale. E’ facile portare nella massima assemblea cittadina atti sommari dalle tematiche ad effetto ma che mancano totalmente di approfondimento e tendono solo a strumentalizzare problemi gravi e nello stesso tempo estremamente delicati.

Il tema della prostituzione è uno dei più contorti e poco chiari del mondo legislativo italiano. Grazie all’emendamento Maroni nel 2008 fu data ad.ogni singolo sindaco, in maniera estremamente controversa, potenzialità per affrontare il problema prostituzione ma comunque rischiando ogni volta di andare totalmente contro la legge italiana che vieta non la prostituzione a prescindere ma solo quella in ambiente chiuso. a causa della legge Merlin. Tutto questo come se la.prostituzione fosse un fatto personale e non un diffuso problema sociale.

La scelta di una persona libera che decida di scambiare favori sessuali e quindi vendere il proprio corpo in cambio di denaro, in Italia è legale, mentre perseguibile è lo sfruttamento che, si capisce benissimo, è difficilmente valutabile e quantomeno va fatto caso per caso, quindi è uno degli ambiti tra i più ambigui delle nostre leggi.
In sostanza si tratta di una materia molto complessa, sia dal punto di vista sociale che giuridico, che ha visto più di un pronuncimento della corte costituzionale, con sentenze anche non molto collimanti tra di loro. A fronte di questo quadro, il comune di Terni può dare un contributo al contrasto del fenomeno ma occorre un lavoro serio delle commissioni e poi dell’aula consigliare. L’esatto contrario  di quanto avvenuto nella seduta del consiglio comunale di ieri”.

Fonte: Comune di Terni

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