Cavie animali per ricerca: si può evitare uso intensivo

Cavie animali per ricerca

Cavie animali per ricerca: si può evitare l’uso intensivo dei modelli animali per la ricerca sul metabolismo e le malattie dell’obesità secondo i ricercatori di Pisa

La maggiore sensibilità che è resa possibile dalla massiccia informazione e dalla cultura ci mette sempre di più di fronte alla conoscenza di qualcosa che sicuramente è contro natura e che è anche contro l’etica: infatti, sempre più persone, al giorno d’oggi, sono sensibili al tema dello sfruttamento degli animali che non riguarda solamente la parte “etica” ma che fa riferimento anche al più dannoso e pericoloso sfruttamento nel settore medico e cosmetico.

Cavie animali per ricercaGli animali, spesso usati come cavie per incrementare la ricerca medica e scientifica, sono infatti oggi sempre più oggetto di interesse non più e non solo da parte degli animalisti, ma anche da parte di medici e scienziati che vorrebbero garantire la possibilità di evitare lo sfruttamento delle cavie in tal senso. La novità  delle ultime settimane è quella che è stata resa nota dal Centro Piaggio dell’Università di Pisa: i ricercatori esperti hanno evidenziato la possibilità di evitare il sacrificio di cavie in un settore specifico, che è quello della ricerca contro le malattie causate dall’obesità. Anche perché, nonostante l’uso di questi modelli, non  è stato ancora possibile comprendere i meccanismi e le dinamiche del funzionamento del metabolismo umano: è quanto è stato pubblicato di recente in un articolo della rivista PlosONE.

 

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