La giustizia esiste ed è uguale per tutti, lo possiamo dire ancora con voce più forte e fiera dopo la sentenza che in queste breve righe vi spiegheremo.
Spesso sentiamo parlare di abusi sessuali di genitori sui propri figli in tenera età, ecco l’ennesima vicenda in una piccolissima frazione di Perugia, città storica dell’Umbria, che purtroppo ha registrato questo brutto caso, per fortuna tutto è finito per il meglio e la ragazzina vittima di questa violenza ha avuto il coraggio di denunciare e dopo tanti anni la legge, seppur in netto ritardo, finalmente le ha dato ragione.
La protagonista della vicenda è una ragazzina, che all’epoca dei fatti aveva poco o più di tredici anni, andava a scuola e come tutte le bambine di quell’età amava giocare con le bambole nella sua cameretta. fin qui sembra tutto normale, fino a quando un giorno il papà, in assenza della mamma, inizia ad abusare di lei, tutto ciò è durato per alcuni anni senza che la bimba dicesse qualcosa a qualcuno.
Ora la bimba è una donna di ventisei anni che si è creata un futuro e una nuova vita, ma proprio non riesce a dimenticare quelle drammatiche scene.
Un bel giorno con l’aiuto della mamma decide di denunciare tutto ai carabinieri della stazione di Perugia, da qui inizia una vicenda giudiziaria terminata soltanto lunedì.
Il Tribunale di Perugia, infatti, proprio lo scorso lunedì ha emesso una sentenza definitiva ed accoglie la richiesta del pubblico magistrato Mara Pucci, che aveva chiesto 16 anni di carcere per il padre della piccola, dopo quattro anni lunghissimi, in cui l’imputato non si era mai presentato in aula, forse avvolto dalla vergogna per un crimine terribile.
Oltre alla detenzione, l’operaio dell’alta Umbria dovrà rispettare un serie di interdizioni, divieti di avvicinamento a scuola e risarcimenti sia alle figlie sia all’associazione di Perugia Libertas Margot.
Insomma una vittoria per la famiglia tutta e un’invito a denunciare nel caso si subiscano simili violenze.
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