Sempre più umbri scelgono i vantaggi del noleggio a lungo termine

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Il comparto del noleggio a lungo termine continua a correre, forte non solamente dell’appeal che può esercitare nel comparto business, quanto anche nel settore del noleggio a lungo termine privati. E così, stando a quanto asseriscono le ultime statistiche ufficiali DataForce, nel periodo gennaio – agosto 2019 sono stati sottoscritti circa 193 mila contratti di noleggio a lungo termine (pari più o meno a quanto avvenuto nello stesso periodo dell’anno precedente) a cui aggiungere i 150 mila contratti del noleggio a breve termine, in lieve incremento rispetto al dato YTD2018.

Insomma, quanto basta per poter sottolineare come il mercato italiano delle auto passeggeri continui ad essere fortemente caratterizzato da questo fenomeno, e come tutte le regioni – e la “nostra” Umbria non rappresenta certo un’eccezione – stiano cavalcando il business, forti di numeri sempre più consolidati. Proprio in virtù di ciò, il mercato dei noleggi a lungo termine ha oggi una quota di mercato che sfiora il 15% sul totale del mercato delle auto passeggere, che in aggiunta all’11% di quota di mercato del noleggio a breve termine porta il renting a pesare per oltre un quarto della torta complessiva.

Evidentemente, il discorso è ancora di maggiore rilievo percentuale (ma meno in termini assoluti) se ci si concentra sul fronte dei veicoli commerciali leggeri. In questo caso, infatti, i contratti sono stabili su base annua per il noleggio a lungo termine, con 27 mila unità a rappresentare un quarto del mercato italiano LCV fino a 3,5 t. Per un quadro completo, si aggiungano poi le circa 8 mila relazioni di noleggio a breve termine.

Per quanto poi concerne l’alimentazione, non stupisce il declino del diesel, con gli operatori top nel noleggio a lungo termine che segnalano una contrazione di circa il 27% (quasi 20 mila immatricolazioni in meno) mentre cresce prepotentemente il ricorso al benzina (+ 39%). Stabile l’appeal delle elettriche, che conservano la propria quota di mercato di nicchia, senza grandi passi in avanti nel corso degli ultimi due anni. Discorso inverso per le ibride, che invece cavalcano un ritmo di incremento pari al + 133%, sebbene si stia ancora ragionando su numeri molto bassi (circa 2,2 mila unità), da suddividersi tra la combinazione ibrido + benzina (1.546 unità) e mild hybrid diesel (667 unità). Una rarità, infine, i contratti di noleggio delle auto metano e gpl.

Il tema sembra replicarsi anche per quanto concerne il noleggio a breve termine, con i dealer che preferiscono la benzina (11.000 unità) sul diesel (9.500 unità), in inversione di tendenza rispetto allo scorso anno (8.000 vs 14.000 unità). L’auto elettrica continua ad essere praticamente inesistente nelle flotte di noleggio dei concessionari, mentre anche in questo caso notiamo una fortissima crescita dell’auto ibrida, con un incremento del 333% rispetto all’anno scorso, per quanto ancora su volumi piuttosto contenuti (poco più di 400 unità).

Insomma, un biglietto da visita confortante per il noleggio a lungo termine, che continua a garantirsi attenzioni di particolare rilievo.

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