Morbillo in Umbria: ne parla assessore alla sanità

Morbillo in Umbria

Morbillo in Umbria: assessore alla sanità fa emergere dato interessante. Non si può parlare di epidemia, ma è importante la sensibilizzazione

Morbillo in UmbriaIl morbillo dovrebbe essere una di quelle patologie che, al giorno d’oggi, nel 2017, in una società praticamente moderna, dovrebbe in qualche modo essere debellata. Tuttavia, son ancora tanti, forse troppi, i casi relativi alla patologia che spesso oggi continua a colpire molti bambini, anche a causa della scorretta informazione – verrebbe in sostanza da dire disinformazione – sull’importanza della vaccinazione.

E proprio di questo aspetto si è parlato, negli ultimi giorni, soprattutto in merito ai numeri, comunque abbastanza elevati ed importanti, che hanno riguardato i casi di morbillo in diverse regioni d’Italia. Una tra queste è proprio l’Umbria, che ha assistito al perdurare di un problema che va comunque analizzato, e che deve essere visto al vaglio non solo delle forze sanitarie, ma anche delle forze politiche, che dovrebbero rendere possibile una maggior informazione.

Se nel biennio 2013-2015 i casi in Regione erano stati due, l’ultimo anno, ovvero i primi mesi del 2017, non sono stati particolarmente positivi: si sono infatti registrati ben dodici casi di malattia, ed anche se – come lo stesso assessore alla sanità, Luca Barberini ha recentemente dichiarato – non si può parlare di pericolo effettivo, è anche vero che è bene considerare a tutti gli effetti questo incremento e valutare l’idea di una campagna di sensibilizzazione sul problema.

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